Guerra commerciale

  • 06 maggio 2019
Guerra commerciale

Martedì scorso, gli Stati Uniti e la Cina hanno cominciato a Pechino un nuovo ciclo di negoziati. Le due parti sembrano vicine a trovare un accordo sulla loro disputa commerciale.

Le due economie sono dipendenti l’una dall’altra.
Se la Cina vendesse le sue riserve in dollari, il debito sovrano americano potrebbe divenire insostenibile. Ma ciò provocherebbe un apprezzamento dello yuan, che avrebbe la conseguenza di far abbassare radicalmente la competitività dei beni cinesi.

Da dove viene questa interdipendenza?
Gli Stati Uniti hanno un perpetuo bisogno di finanziamenti stranieri. Gli investimenti netti sono sempre stati superiori al risparmio netto, cosa che significa che il risparmio delle famiglie americane non basta a finanziare la totalità dell’attività del paese: il resto viene dell’estero, soprattutto tramite l’acquisto dei buoni del tesoro americani. Dagli anni ‘90, questo capitale straniero viene soprattutto dalla Cina. Leggi di più

Nota bene: Con la guerra commerciale, Donald Trump tira un calcio a una relazione assai particolare.

Quali sono le linee negoziali?

Nella Strategia Nazionale di Sicurezza, Trump ha evocato una nuova era di “competizione tra le grandi potenze”: “Noi [gli Stati Uniti] aspiriamo a una relazione fondata sull’uguaglianza, la reciprocità e il rispetto della sovranità, e abbiamo preso sul campo delle misure decise per realizzare questo obiettivo”. Leggi di più

Ma, se si considera il nuovo Nafta (che più o meno è lo stesso del vecchio)e la dichiarazione comune con la Corea del Nord, entrambi descritti come vittorie storiche, si può immaginare che l’accordo commerciale con la Cina non cambierà in profondità le pratiche economiche cinesi che creano problemi.

Soprattutto perché la promessa di Xi Jinping riguardo alle sovvenzioni di stato resta ambigua e potrebbe fare un assist a Trump, fornendogli degli argomenti per la futura campagna presidenziale: “Rivedremo e aboliremo i regolamenti, le sovvenzioni e le pratiche ingiustificate che ostacolano la concorrenza leale e falsano il mercato”.

Su di me

Giovanni Collot

Giovanni Collot is a journalist specialized in US politics and European Affairs. Since March 2013 he is living in Bruxelles where he has been the editor of The New European magazine. He is co-founder of iMerica.