Il neonazionalismo è un europeismo?

  • 20 maggio 2019
Il neonazionalismo è un europeismo?

Tra gli aspetti più sorprendenti di questa campagna: la politica transnazionale è stata portata avanti soprattutto dai neonazionalisti.

La manifestazione dei partiti neonazionalisti di sabato 18 maggio a Milano, in nome dell’”Europa del senso comune”, mostra come la loro proposta europea ha preso una forma e un immaginario concreti e punta a un’alleanza ampia per creare un’”Europa dei popoli”.

Quali partiti erano presenti? La Lega di Salvini, il Fronte Nazionale di Marie Le Pen, il PVV di Geert Wilders. Grande assente l’austriaco FPÖ, dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni del suo leader Heinz-Christian Strache e alla caduta del governo di Vienna.

Nella nostra inchiesta brûlé tra i manifestanti emergono la ricerca di simboli e di linee di frattura politica validi sulla scala continentale e il rifiuto dell’Unione europea, con allo stesso tempo la ricerca più o meno utopica di un’Europa politica e di un modello alternativo fondato sulla “sovranità”. Leggi il seguito

Salvini: “È un momento storico importante per liberare il continente dall’occupazione abusiva organizzata a Bruxelles da molti anni. Chi ha tradito l’Europa, il sogno dei padri fondatori, di De Gaulle e De Gasperi? I Merkel, i Macron, i Soros, gli Juncker hanno costruito l’Europa della finanza e dell’immigrazione incontrollata”. Leggi il seguito

Nota bene: C’è un doppio gioco, un bluff, una taqiyya (dissimulazione) neonazionalista? Quando si parla in privato con gli alti dirigenti dei grandi partiti neonazionalisti come la Lega, non esitano ad affermare il fatto di essere contro l’euro e a favore dell’uscita dell’Unione, ma che questi argomenti “non pagano più”. 

Su di me

Giovanni Collot

Giovanni Collot is a journalist specialized in US politics and European Affairs. Since March 2013 he is living in Bruxelles where he has been the editor of The New European magazine. He is co-founder of iMerica.