L'Unione dei blocchi transnazionali

  • 25 febbraio 2019
L'Unione dei blocchi transnazionali

Gli ultimi anni hanno visto un grande aumento delle alleanze tra Stati membri dell’Unione: sempre più paesi decidono di unire le forze per difendere degli interessi comuni all’interno delle istituzioni europee.

Oltre al Consiglio Nordico e al Benelux, istituzionalizzati a Bruxelles, esiste un gran numero di altre alleanze: l’Amicizia franco-tedesca; la Nuova lega anseatica, che riunisce otto paesi conservatori sul piano fiscale per la riforma dell’Emu; il Gruppo di Visegrad (V4); e il Gruppo di Craiova.
Tali alleanze hanno degli obiettivi differenti, ma tutte condividono la volontà di influenzare la politica europea su dei temi specifici. L’Unione europea sta evolvendo in un’unione strutturata attorno a dei poli transnazionali?

Nota bene:

  1. Le affinità elettive. All’interno di Visegrad, le relazioni bilaterali (Ungheria/Polonia, Repubblica Ceca/Slovacchia) hanno spesso la meglio sul consenso generale. 
  2. Una cooperazione poco concreta. I loro principali partner commerciali, così come i principali investitori, sono i paesi dell’Europa dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti e la Cina.
  3. Al di là delle questioni migratorie, rimane da vedere se riusciranno a fare fronte comune su dei temi come la concorrenza, la riforma della zona euro e il prossimo bilancio pluriennale.

Su di me

Giovanni Collot

Giovanni Collot is a journalist specialized in US politics and European Affairs. Since March 2013 he is living in Bruxelles where he has been the editor of The New European magazine. He is co-founder of iMerica.